Insonnia addio: 7 trucchi scientifici per addormentarti

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Se hai dei giorni liberi durante le vacanze, potresti prenderti cura di te stesso migliorando davvero la tua vita: basta correggere la tua tabella del sonno. Certo, è più facile a dirsi che a farsi. Nel nostro mondo frenetico sempre collegato, il 40% delle persone dorme meno delle 7-9 ore raccomandate a notte. E, infatti, quasi la metà degli adulti nel mondo soffre di insonnia a un certo momento della vita. Peggio, questa incapacità ad addormentarsi è costante in più del 15% delle persone, al punto da provocare grave stress. Eppure c’è una speranza: secondo l’American Academy of Sleep Medicine, è possibile curare l’insonnia senza medicine o cosiddetti rimedi “naturali”, come melatonina e radici di valeriana.

Alcuni tipi d’insonnia derivano da fattori esterni, come un ambiente di sonno ostile o un problema di abuso di sostanze che danno dipendenza, e sono detti di “insonnia secondaria”. Si possono affrontare semplicementerisolvendo il fattore esterno. Però in casi di “insonnia primaria”, non causata cioè da una fonte secondaria, non riuscire a dormire può innescare un circolo vizioso dove la mancanza di sonno rende arrabbiati o frustrati, rendendo ancora più difficile dormire. In questi casi, è fondamentale interrompere il ciclo. Non esiste la strategia migliore, ma ci sono sette strategie di aiuto al sonno consigliate dagli esperti.

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Le tre strategie di seguito hanno avuto risultati positivi in studi randomizzati controllati:

  1. Smetti di infuriarti per il sonno. L’inabilità cronica al sonno è tremendamente frustrante. Chi affronta la notte con timore e guarda la sveglia fino all’ora di alzarsi inizia a sviluppare emozioni negative quali paura, ansia e rabbia associate al provare a prendere sonno. La terapia del controllo dello stimolo cerca di interrompere questa associazione, per associare al sonno solo il letto e non tutto questo carico extra. I dottori che raccomandano questo approccio potranno consigliare di non tenere la sveglia in camera e non restare a letto se non riesci a dormire. L’Ohio Sleep Medicine Institute raccomanda che “durante una ‘brutta notte’ i pazienti non ‘catastrofizzino’”. Invece di preoccuparti di quanto la tua giornata sarà tremenda perché sei stanco, pensa che ciò ti farà dormire meglio la notte seguente.
  2. Pratica il rilassamento. Quando l’incapacità di dormire ti rende ansioso, il tuo corpo produce ormoni dello stress che rendono più difficile liberarti da quest’ansia. Può essere utile esercitarti al rilassamento. Usa una tecnica per rilassare progressivamente i muscoli (concentrandoti sul rilassare in sequenza ogni parte del corpo) o la meditazione.
  3. Cambia il tuo modo di pensare il sonno. Questa è una strategia in due parti. La parte cognitiva comprende il mutamento delle proprie convinzioni sull’insonnia. In molti casi, chi è stressato dalla propria incapacità al sonno tende a esagerare il problema, pensando di aver dormito meno di quanto effettivamente fatto. Cambiare questi pensieri negativi può attenuare lo stress. Per cambiare il comportamento, gli esperti consigliano di combinare l’esercizio al rilassamento e la terapia del controllo dello stimolo prima descritti. Anche creare un ambiente che favorisce il sonno, come una stanza tranquilla e scura, può essere di aiuto.
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Le strategie seguenti sono state dimostrate ma non sono state testate a fondo come le precedenti:

  1. Se non riesci a dormire, esci dal letto. È una strategia semplice — se non riesci a dormire non restare sdraiato a letto provando ad addormntarti. Se ci stai provando da più di 20 minuti, esci dal letto e vai a fare qualcos’altro. Ma non usare computer, telefono o televisione, possono solo peggiorare il problema. Secondo gli esperti uscire dal letto quando non si riesce a dormire aiuta a interrompere il ciclo che associa il letto a emozioni negative. Inoltre, la dolce privazione del sonno che viene indotta potrebbe rendere più facile dormire il giorno dopo.
  2. Cambia il tuo comportamento. Già solo seguire la terapia del controllo dello stimolo descritta sopra, aggiungendo l’esercizio al rilassamento e un migliore ambiente del sonno, può essere efficace. Provaci.
  3. Smetti di impegnarti troppo. Per quanto suoni ridicolo, il trucco per addormentarsi potrebbe essere provare a restare sveglio. È stato dimostrato che se restano a letto contenti di essere svegli e non preoccupandosi di addormentarsi, gli insonni si addormentano in realtà più velocemente e dormono meglio. Secondo gli esperti succede perché (senza guardare telefono, computer ma facendo niente e basta) si rimuove l’ansia che si può provare mentre si tenta di addormentarsi.
  4. Impara a riconoscere lo stress. Gli psicologi usano spesso la retroazione biologica per aiutare i pazienti a gestire lo stress, e può funzionare anche con l’insonnia. Devi imparare a riconoscere i sintomi: ad esempio l’elevato battito cardiaco, la tensione muscolare e il respiro affannoso: Poi prova a riportare questi sintomi dello stress a un livello normale. Se hai problemi ad addormentarti, fa qualcosa per te e nei prossimi giorni prova una o più strategie tra quelle suggerite. Se ti danno conforto, puoi continuare a usarle.
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