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Acquistare un prodotto, di qualsiasi genere e tipologia sia, è un’attività che svolgiamo tutti ogni giorno, dalla spesa quotidiana agli acquisti più rilevanti. Può capitare però, e capita a chiunque, che il bene comprato, che nel negozio era in confezione chiusa, o che magari si è perfino provato, una volta arrivati a casa non funzioni più. I casi più frequenti sono naturalmente quelli nei quali, dopo un certo peridoo di tempo, un oggetto acquistato smette di funzionare, in tutto o in parte, o presenta malfunzionamenti di vario genere (dall’auricolare del cellulare che funziona solo da un lato al personal computer che si spegne all’improvviso). In queste ipotesi, bisogna immediatamente attivarsi per vedere se è possibile far valere la garanzia sul bene, che è regolata da precise regole e norme di legge. Si tratta in definitiva di capire non soltanto come funziona la garanzia sui prodotti acquistati, e quindi cosa prevede il diritto alla garanzia, ma anche e soprattutto quanto dura il periodo di copertura della garanzia su un prodotto, quali difetti deve avere un prodotto per rientrare nella garanzia, e a chi rivolgersi se il bene è ancora in garanzia.
Prodotti in garanzia: accorgimenti necessari
Prima di entrare nel merito di come funziona la garanzia sui prodotti acquistati dai consumatori, bisogna specificare un punto che può sembrare banale o scontato ma che, in realtà, lo è meno di quanto si possa pensare. Ogni volta che facciamo un acquisto di una certa rilevanza, sarebbe buona regola anzitutto informarsi al momento dell’acquisto su eventuali regole specifiche che riguardino la copertura di garanzia di quel bene. Non solo, ma spesso, è possibile sottoscrivere – previo pagamento – un’apposita copertura di garanzia aggiuntiva, soprattutto per quanto riguarda i prodotti tecnologici. Fondamentale inoltre, quale regola generale e di buon senso, ricordarsi di conservare gli scontrini e le ricevute comprovanti l’effettivo pagamento e la data dell’acquisto del bene. A seconda dei casi, anche farne una fotocopia a titolo precauzionale – o una foto-scansione col proprio cellulare – non è mai una cattiva idea, dato che col passare del tempo (non necessariamente infatti i beni presentano malfunzionamenti nei primi giorni dall’acquisto) l’inchiostro degli scontrini tende a sbiadire, e i caratteri necessari per identificare data, costo e luogo dell’acquisto potrebbero non essere più visibili, vanificando ogni aspettativa di far valere la garanzia in tempo.
Garanzia in Italia: come funziona
Nel nostro ordinamento giuridico il sistema della garanzia dei prodotti è disciplinato dal codice del consumo, che prevede le modalità con cui il diritto alla garanzia può essere esercitato e i requisiti indispensabili, sia dal punto di vista dei tempi necessari a far valere la garanzia che in relazione alle problematiche che il bene deve presentare affinchè possano essere utilizzati i rimedi previsti dalla normativa in materia. Si tratta di quella che viene definita garanzia legale, cioè quella che si può far valere nei confronti del venditori di beni di consumo: l’acquirente di un prodotto ha infatti diritto di ricevere dal venditore un bene che sia conforme al contratto ed alle qualità e requisiti promessi dal venditore.
Alla garanzia legale può aggiungersi anche quella che ha il nome di garanzia convenzionale, che è la garanzia del produttore, disciplinata da uno specifico contratto aggiuntivo che può essere sottoscritto – ma non è obbligatorio farlo – al momento dell’acquisto del bene.
Quando il prodotto acquistato presenti dei vizi, di produzione o di conformità, esistenti al momento della consegna all’acquirente o anche manifestatisi in un momento successivo, il consumatore potrà rivolgersi direttamente al venditore per ottenere uno dei rimedi previsti per legge, purchè rispetti precise tempistiche.
I tempi per far valere la garanzia
In relazione ai termini per far valere la garanzia, la responsabilità del venditore copre un periodo di 24 mesi (due anni) dal momento dell’acquisto (da intendersi quale avvenuta consegna del bene all’acquirente). Il consumatore, non appena si accorge del difetto del prodotto, deve comunicare al venditore l’esistenza del vizio o del difetto di conformità del bene, e deve provvedere alla comunicazione entro due mesi da quando ha scoperto tale difetto.
Prodotti in garanzia: rimedi previsti per il malfuzionamento
Se il bene rientra nel periodo di garanzia e il vizio o difetto di conformità vengono comunicati entro i due mesi dalla scoperta, il consumatore avrà diverse opzioni fra le quali optare.
I rimedi previsti in caso di bene rientrante in garanzia possono realizzarsi infatti attraverso differenti modalità:
- ripristino, senza alcuna spesa aggiuntiva da sostenere da parte del consumatore – acquirente, della conformità del bene, attraverso il rimedio della riparazione del bene;
- ripristino, senza alcuna spesa aggiuntiva da sostenere da parte del consumatore – acquirente, della conformità del bene, attraverso il rimedio della sostituzione con un bene analogo;
- se non è possibile riparare o sostituire il bene, ottenere una riduzione adeguata del prezzo;
- in alternativa alla riduzione, sempre che non sia possibile la riparazione o la sostituzione, il consumatore può optare per la risoluzione del contratto.
La scelta dell’acquirente fra la sostituzione e la riparazione del prodotto è consentita sempre che il rimedio scelto non sia oggettivamente impossibile oppure eccessivamente oneroso rispetto all’alternativa.
Se si sceglie di chiedere la sostituzione o la riparazione del bene, entrambe devono essere effettuate in tempi ragionevoli, senza gravare in alcun modo sul consumatore, che non dovrà sostenere alcuna spesa, né per quanto riguarda materiali e mano d’opera né in relazione a eventuali spese di spedizione. Se le tempistiche si dovessero allungare oltre un congruo termine, l’acquirente potrà anche chiedere a sua scelta di ottenere una riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.
Prodotti in garanzia e Unione Europea
Le regole sulla garanzia dei prodotti acquistati in un paese dell’Unione Europea sono le stesse che abbiamo analizzato finora. L’acquirente che abbia comprato un prodotto in un paese ricompreso fra gli stati europei avrà quindi a disposizione due anni per far valere la garanzia, e 60 giorni per segnalare il malfunzionamento del bene dal momento in cui lo stesso smetta di funzionare correttamente. Si potrà quindi ottenere la sostituzione o la riparazione o chiedere, come abbiamo visto per la garanzia in Italia, un rimborso o la restituzione di quanto pagato.