Faretti rubati al San Paolo, Forgione scrive a Cruciani: “Mi rivolgo a te che sei un po’ spento…”

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Angelo Forgione, stimato scrittore napoletano, tramite Facebook ha inviato un messaggio a Giuseppe Cruciani che non ha perso occasione di infangare il popolo napoletano in merito alla sparizione dei faretti nei bagni del San Paolo: “Giuseppe Cruciani, mi rivolgo a te che sei un po’ spento e “domandi” in quale città spariscano faretti dell’illuminazione dai luoghi pubblici. Tu che affermi che “solo in una città sono stati trafugati 12 faretti”, mi costringi al poco divertente gioco del mal comune. E dunque, sappi che la lista è lunga e mi limito ai casi relativamente recenti, partendo dalla civilissima Salò, sulla sponda bresciana del Lago di Garda, dove lo scorso 9 gennaio 21 lampade sparirono sul lungolago. I ladri misero i piedi in acqua e poi svitando i supporti al di sotto della passerella. Circa 10mila euro di danno, non 100 euro”.
Forgione prosegue:

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È successo a Vicenza, dove sparirono sei lampade a led da un parapetto lungo viale Rumor.

Nella rodigina Adria, dove sparirono faretti e cavi non appena installati per il campionato europeo di Pesca al colpo.

Nella patavina San Giorgio delle Pertiche, dove furono rubate una ventina di lampade a led posizionate all’interno del cimitero.

Nella pavese Casteggio, dove sparirono tre faretti collocati in un buio sottopasso.

Ad Arezzo, dove sparì il nuovo impianto di illuminazione a led, per intero, con 10 fari di ultima generazione, la centralina e i cavi.

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A Pontedera, dove un muratore portò via due faretti di illuminazione di una palma.

A Salerno, dove sparirono le lampade di illuminazione delle scale di collegamento tra via Manganario e via Lanzalone.

A Brindisi, dove sparirono otto faretti dei dieci installati per illuminare la cavea dei resti romani di via Casimiro.

A Sassari, dove sparirono i faretti che illumavano le aiuole nell’appena rifatta piazza del mercato.

A Quartu Sant’Elena, dove insieme a tutti i faretti, in un parco per bambini in piazza Padre Pio, sparirono anche le altalene.

All’interno del Parco naturale di Paliano, nel Frusinate, dove sparirono tre faretti all’interno del parcheggio.

A Santa Maria di Licodia, nel catanese, dove sparirono i faretti di illuminazione della fontana di via Mazzini.

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Mi fermo qui, caro Cruciani, sperando che a sparire sia tu, quanto prima, e che un giorno un qualche faretto possa illuminarti e renderti una persona migliore.

Va benissimo anche uno rubato, e non importa in quale posto. La scelta, come vedi, è ampia”.

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