Famiglia e nucleo familiare sono due concetti che vengono spesso confusi ed utilizzati impropriamente nell’uso comune.

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Quali sono le differenze sostanziali tra i due?

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Cos’è la famiglia e quali sono i componenti del nucleo familiare? La risposta apparentemente può sembrare scontata ed abbastanza evidente, tuttavia di fronte alla legge ci si ritrova a non saper ben distinguere in termini giuridici le diverse componenti, i diritti ed i doveri reciproci. Richiedere lo stato di famiglia e comprendere le modalità per farlo sarà un’operazione facile ed immediata dopo aver letto questa guida. Inoltre verranno chiariti alcuni rapporti, a livello giuridico tra i vari componenti della famiglia ed il concetto di nucleo familiare. Ad un lettore senza particolari esigenze tali definizioni sembreranno meramente tecnicismi, tuttavia se ti fossi trovato, o ti trovassi, nella condizione di dover compiere un’operazione ricorrente come quella del calcolo dell’ISEE, tali nozioni saranno fondamentali.

Cos’è la famiglia per il diritto?

La famiglia è un concetto molto ampio, può essere considerata famiglia quella costituita da genitori, sposati o non, ed eventuali figli, ma si può anche estendere il concetto ad altri componenti con cui si corrisponde un certo stato affettivo. Per la legge tuttavia, così come recita la costituzione, la famiglia è propriamente una: “società naturale fondata sul matrimonio“. Di fatto è l’atto matrimoniale a stabilire, per la legge, l’esistenza o meno della famiglia, con tutti i diritti ed i doveri che ne conseguono.

Una coppia di fatto può essere considerata famiglia?

Se al concetto di matrimonio ti sono sorti dubbi su eventuali diritti verso le coppie di fatto, cioè coppie omosessuali non unite dal vincolo matrimoniale, la giurisdizione è un pochino più complessa. A partire dal 2016, con il riconoscimento delle unioni civili la legge italiana ha iniziato a considerare a tutti gli effetti come famiglia anche quelle coppie unite in tali termini. Infatti la famiglia, per la legge è considerata come una formazione sociale, una società intermedi altra stato ed individuo; le coppie di fatto rientrano dunque perfettamente nella tipologia.

Convivo con una persona, come vengo considerato dalla legge?

Nel caso specifico in cui ti trovassi a convivere da tempo una persona, a prescindere dal sesso, pur non essendo vincolato a questa né con l’unione civile, né con il matrimonio ma dalla singola convivenza, la legge permette il riconoscimento giuridico. La convivenza comporta i benefici e l’adempimento di tutti i diritti e doveri tra conviventi, tuttavia vincola la coppia ad uno stato di maggiore precarietà e revocabilità rispetto ai due casi precedentemente citati.

Cos’è lo stato di famiglia

Un concetto spesso non molto chiaro è invece quello di stato di famiglia riconosciuto dalla legge. Fattivamente lo stato di famiglia è rappresentato da un certificato, in cui vengono elencati tutti i facenti parte della famiglia anagrafica, rilasciato dal proprio comune. Vengono quindi esclusi da tale categoria i rapporti occasionali a favore invece di genitori, figli, parenti o tutori legali. Nello stato di famiglia si devono elencare tutti gli inquilini che vivono in un medesimo indirizzo di residenza, nel quale può vivere anche più di una famiglia, e identificare i diversi rapporti tra gli individui (madre, figli, padre, fratelli, nipoti, ecc.).

Come posso richiedere lo stato di famiglia?

Come spesso accade, per quanto apparentemente scontato ed immediato, non si ottiene il riconoscimento in modo automatico dello stato di famiglia, ma c’è bisogno di fare una richiesta. Il certificato va richiesto al proprio comune di residenza, precisamente all’ufficio anagrafe, portando un documento di identità valido. Si parla di una procedure veloce ed economica che non richiede il pagamento di marca da bollo sarà necessario solo se il certificato verrà rilasciato su carta bollata. La tecnologia può venire a vostro favore grazie all’innovativa possibilità di ottenere il certificato di stato di famiglia online, abbattendo totalmente i costi ed i tempi, fornendo semplicemente la propria tessera sanitaria(detta anche carta di servizio).

Si può uscire dallo stato di famiglia?

Se ti trovassi nella condizione di doverti privare – spesso per esigenze lavorative o per essere favorito nelle graduatorie di qualche concorso – del far parte di uno stato di famiglia, questo sarà possibile solo in alcuni casi. Di fatto quello che regola, realmente lo stato di famiglia, è il fatto di vivere nella stessa abitazione, nello stesso numero civico, con i familiari. Per poter uscire dallo stato di famiglia sarà dunque necessario cambiare residenza per andare a vivere altrove da soli, o con altri.

Si può avere più di uno stato di famiglia?

Se vivi con una persona, magari per esigenze lavorative o di studio, e vuoi ottenere un certificato che testimoni la convivenza comune, pur mantenendo sia te che l’eventuale coinquilino un certificato di famiglia individuale, sarà possibile farlo, nelle medesime modalità di cui si è parlato nel paragrafo dedicato alla richiesta dello stato di famiglia.

Cosa si intende con nucleo familiare?

Anzitutto il nucleo familiare non coincide per forza con la famiglia giuridica o con la famiglia anagrafica. Le persone facente parti del nucleo familiare non necessitano di vivere presso lo stesso indirizzo. Se tuo figlio va a vivere altrove, questo sarà facente parte ugualmente del tuo nucleo familiare. Il nucleo familiare può comprendere sia le persone facenti parte della famiglia anagrafica che i soggetti fiscalmente a carico.
Il nucleo familiare viene richiesto come dato da inserire per il calcolo del proprio modello ISEE. Passeremo ora in rassegna i singoli componenti del nucleo
familiare.

Perché serve avere chiaro cosa sia il nucleo familiare?

Nel chiedere delle agevolazioni fiscali, legate al minor pagamento di tasse universitarie, borse di studio, esoneri o agevolazioni sulle tasse, mensa scolastica, abbonamenti su taglia familiare per il trasporto pubblico, ci sarà sempre richiesto il valore del proprio ISEE(indicatore situazione economica equivalente). Si è già fatto cenno a tale valore, ma sarà bene specificare il perché sia così necessario ed i rapporti con il nucleo familiare. L’Isee serve a verificare la ricchezza del nucleo familiare, tanto legata ad entrate effettive, quanto a possedimenti materiali. Il calcolo sarà fatto su base personale, cioè verrà calcolato su ogni singolo componente del nucleo familiare il valore della propria ricchezza personale. Una famiglia di 5 componenti che avesse un’ Isee di 10000 euro, implica una ricchezza di quella cifra distribuita per ciascuno dei componenti del nucleo. Per calcolare l’Isee si deve dunque fare riferimento proprio alla composizione del nucleo familiare, ed è per questo che sarà fondamentale capire da quali componenti questi sia costituito. Attribuire al proprio nucleo familiare un componente in più o uno in meno, implicherebbe pagamenti più elevati di tasse, minori benefici economici o addirittura rischi legali legati al non aver denunciato con verosimiglianza i componenti del proprio nucleo familiare.

Componenti nucleo familiare: i coniugi

coniugi,come si sarà intuito, sono imprescindibili in un nucleo familiare, ne fanno necessariamente parte. I due coniugi, e con tale termine si intende marito e moglie, anche se separati, e trasferiti in due residenze diverse faranno parte ugualmente del nucleo familiare, mentre varierà la residenza anagrafica. Stesso discorso vale ovviamente, sulla base di quanto detto ad inizio trattazione, tanto per le unioni civili, che per le coppie di fatto.

Possono i coniugi appartenere a differenti nuclei familiari?

I coniugi potranno benissimo trovarsi a far parte di due differenti nuclei familiari in particolari situazioni. I più ricorrenti sono quelli legati alla cessazione del rapporto matrimoniale, al cambio di residenza a seguito di provvedimenti giuridici, come ad esempio: divorzio, separazione, domanda di nullità del matrimonio, allontanamento dalla residenza familiare.

I figli fanno parte del nucleo familiare?

In merito ai figli ci sono delle divergenze legate alla maggiore o minore età degli stessi. Per ciò che concerne i minorenni, questi faranno parte del nucleo familiare del genitore con cui stanno vivendo. Il discorso viene esteso anche a quei figli a carico di un altro genitore, come nei casi di divorzio, diverso da quello con cui condividono la residenza e la convivenza. Per ciò che concerne i figli maggiorenni magari sposati e con figli a loro volta, questi non faranno parte del nucleo familiare del genitore o dei genitori con cui convivono. In casi simili infatti saranno proprio i figli a costituire un proprio nucleo familiare.

Figli adottati, cosa cambia?

Per ciò che concerne i figli adottati, questi vengono considerati, appunto, adottivi, a prescindere dalla maggiore o minore età. Un figlio minorenne adottato sarà considerato, a tutti gli effetti come figlio della coppia che lo ha adottato. In un caso simile non c’è alcuna differenza con quanto detto nel paragrafo precedente, tuttavia la situazione cambia quando si parla di figli adottati che avessero già compiuto la maggior età. In quel caso, pur entrando con tutti i diritti a far parte del proprio nucleo familiare, non interromperanno assolutamente i rapporti con il nucleo familiare originario qualora fosse presente.

Chi non può essere considerato componente del nucleo familiare?

Si è parlato fino ad ora dei componenti familiari di un nucleo familiare, tuttavia ci sono alcuni casi in cui non sarà possibile considerare come facenti parte del nucleo familiare alcune persone.
In primo luogo parliamo delle persone a carico a fini Irpef, che non fossero registrati sotto il medesimo stato di famiglia. Per quanto riguarda il coniuge, per quanto si sia già spiegato come la residenza possa non essere influente sul fare parte o meno di un nucleo familiare, ci sono delle particolari eccezioni. Di fronte a un provvedimento come una separazione giudiziale o altre imposizioni del giudice come l’omologazione della separazione consensuale, da differenza di residenza sarà stata imposta dal giudice tramite dei provvedimenti immediati ed urgenti. Se un coniuge fosse stato escluso dalla paternità o maternità verso i figli, con un conseguente allontanamento dalla residenza familiare si verrebbe esclusi dal proprio nucleo familiare. Tutelare la famiglia ed i figli verso cui un genitore potrebbe aver commesso abusi sarà un diritto e un dovere cui dovere imprescindibile. Ulteriore possibilità è quella legata alla domanda di scioglimento o di cessazione dei diritti civili del vincolo matrimoniale,

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