Re Carlo ricorda la compassione di papa Francesco

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Pubblicato da Ansa il 21 apr 2025

Re Carlo III rende omaggio a papa Francesco ricordandone “la compassione” e l’impegno ecumenico in un messaggio diffuso da Buckingham Palace a nome anche della regina Camilla. Due settimane fa la coppia reale lo aveva incontrato in visita privata in Vaticano a margine del viaggio a Roma.

Presidente Mattarella: ‘Avverto un grave vuoto, il Papa era un riferimento’

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“Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanita’. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”.

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Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio sulla morte di papa Francesco.

Serie A rinviata dopo la morte di Papa Francesco.

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La nota ufficiale della Lega, che rinvia a data da destinarsi le partite del Lunedì dell’Angelo: “A seguito della scomparsa del Santo Padre, la Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica che le gare previste nella giornata odierna di Campionato di Serie A Enilive e Primavera 1 sono rinviate a data da destinarsi“.

È morto a 88 anni Papa Francesco,

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Jorge Mario Bergoglio si è spento dopo il ricovero al Gemelli. Dalle battaglie su clima e migranti alla lotta contro l’aborto, così il gesuita ha guidato la Chiesa dal 2013Poco fa Sua Eminenza, il Card Farrell, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: «Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, e’ tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera e’ stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino».

Nato a Buenos Aires, Argentina, il 17 dicembre 1936 da una famiglia di immigrati piemontesi e liguri, primogenito di cinque figli, Bergoglio è stato il 266º papa della Chiesa cattolica a partire dal 13 marzo 2013. La carriera ecclesiastica di Bergoglio iniziò relativamente tardi ma fu folgorante. Perito chimico, si mantenne per un certo periodo facendo le pulizie in una fabbrica e poi anche il buttafuori in un locale malfamato di Córdoba. Lui stesso ebbe a dichiarare di aver avuto anche il tempo di essere fidanzato prima d’intraprendere la vita ecclesiastica. All’età di 21 anni, a causa di una grave forma di polmonite, gli venne asportata la parte superiore del polmone destro. Lo stesso anno decise di entrare in seminario iniziando il noviziato (marzo 1958) nella compagnia di Gesù. Questo, più tardi, ne farà il primo pontefice di scuola gesuita. Trascorso un periodo in Cile, tornò nella capitale argentina per laurearsi in filosofia nel 1963. Dal 1964 al 1967 insegnò letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires, per poi essere ordinato sacerdote 13 dicembre 1969, all’età quindi di 33 anni. Da lì in poi partì la carriera ecclesiastica che lo portò già nel conclave del 2005 a sfiorare l’elezione, per poi ottenere la conclamazione definitiva il 13 marzo 2013, succedendo a Benedetto XVI, che aveva annunciato le dimissioni il mese prima. Bergoglio, che assunse da allora il nome di Francesco, proprio a questo ispirandosi, caratterizzò il suo pontificato nel segno della semplicità e umiltà. Spese costantemente parole in difesa nei confronti dei poveri, dei più deboli, contro le guerre, le ingiustizie, mostrando anche una forte autocritica per certi errori commessi dalla stessa Chiesa, e si impegnò nella ricerca del dialogo. Il 12 febbraio 2016 Francesco è stato il primo papa a incontrare un patriarca della Chiesa ortodossa russa dopo quasi mille anni dal Grande Scisma, incontrandosi con Cirillo I a L’Avana, Cuba, per firmare una dichiarazione comune. Sostenne anche un accordo Vaticano-Cina, con l’intento di addivenire a una normalizzazione della situazione dei cattolici in quel Paese, anche se gli costò non poche critiche per quella che venne vista come una sorta di accettazione di subordinazione rispetto alle direttive di uno Stato. Francesco da alcune parti è stato interpretato un Papa ‘progressista’, per certe sue dimostrazioni di apertura verso la comprensione per esempio dell’omosessualità e l’uso del preservativo, considerato accettabile in funzione di prevenzione delle malattie, da altri invece è stato considerato un ‘conservatore’ proprio per le stesse aperture, perché di fatto solamente molto parziali. “In Europa, in America, in America Latina, in Africa, in alcuni Paesi dell’Asia, ci sono vere colonizzazioni ideologiche. E una di queste – lo dico chiaramente con “nome e cognome” – è il gender! Oggi ai bambini – ai bambini! – a scuola si insegna questo: che il sesso ognuno lo può scegliere. E perché insegnano questo? Perché i libri sono quelli delle persone e delle istituzioni che ti danno i soldi. Sono le colonizzazioni ideologiche, sostenute anche da Paesi molto influenti”, così si espresse ad esempio il 27 luglio 2016, durante un incontro con i vescovi polacchi a Cracovia.