Covid: Genoa, ancora positivi i 17 giocatori contagiati

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Sono ancora positivi i 17 giocatori del Genoa che la scorsa settimana erano risultati contagiati dal Covid 19. A comunicarlo è lo stesso club rossoblù. “Nessuno dei 17 giocatori già positivi risulta al momento negativizzato – ha spiegato il club -. Si tratta dei calciatori Valon Behrami, Davide Biraschi, Petar Brlek, Francesco Cassata, Domenico Criscito, Mattia Destro, Lukas Lerager, Darian Males, Federico Marchetti, Filippo Melegoni, Luca Pellegrini, Mattia Perin, Marko Pjaca, Ivan Radovanovic, Lasse Schone, Miha Zajc, Davide Zappacosta”.

Sono ancora positivi i 17 giocatori del Genoa che la scorsa settimana erano risultati contagiati dal Covid 19. A comunicarlo è lo stesso club rossoblù. “Nessuno dei 17 giocatori già positivi risulta al momento negativizzato – ha spiegato il club -. Si tratta dei calciatori Valon Behrami, Davide Biraschi, Petar Brlek, Francesco Cassata, Domenico Criscito, Mattia Destro, Lukas Lerager, Darian Males, Federico Marchetti, Filippo Melegoni, Luca Pellegrini, Mattia Perin, Marko Pjaca, Ivan Radovanovic, Lasse Schone, Miha Zajc, Davide Zappacosta”.

Medici famiglia Lazio, tamponi rapidi nei nostri studi

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(ANSA) – ROMA, 07 OTT – Tamponi rapidi direttamente negli studi dei medici di famiglia, con la disponibilità del risultato in meno di un’ora. E’ il progetto che partirà a breve, probabilmente già entro la metà di ottobre, negli studi dei medici di base della Regione Lazio. Lo ha annunciato Pier Luigi Bartoletti, vice presidente della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). Il bando, ha spiegato, “sarà pubblicato a breve, in settimana, e partiremo a breve.

Questa attività sarà collegata in rete con la Regione, che potrà così monitorare l’andamento dei contagi”. L’obiettivo è, afferma, “dare una risposta più rapida ai cittadini, snellire i drive-in dove le attese per l’esecuzione dei tamponi sono al momento molto lunghe e facilitare anche la gestione dei casi”.

(ANSA).

Incassati sussidi 60mila euro ma vivevano all’estero,denunce

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(ANSA) – GORIZIA, 07 OTT – Due cittadini Italiani, di origini bengalesi, sono stati denunciati per frode in danno del bilancio nazionale, regionale e locale, dai finanzieri del Comando provinciale di Gorizia, per aver indebitamente percepito misure di sostegno erogate da vari enti pubblici nonostante avessero in realtà trasferito la residenza del loro nucleo familiare, con tre figli minorenni, nel Regno Unito, da cinque anni.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Gorizia, iniziate nel mese di giugno dello scorso anno, hanno preso avvio da una segnalazione pervenuta alle Fiamme Gialle dalla Polizia Locale di Monfalcone. E’ così emerso che i coniugi dall’autunno del 2015 hanno trasferito la residenza nel Regno Unito, senza provvedere all’iscrizione all’Aire con l’effetto di celare la perdita dei requisiti alla percezione della pluralità di aiuti economici e di sostegno erogati da enti pubblici a favore dei cittadini residenti in stato di bisogno.

L’esame della documentazione bancaria ha confermato che gli sporadici rientri in Italia avvenivano solo per ritirare la pensione d’invalidità italiana relativa a un figlio minorenne nonché altre misure di sostegno, oltre che per effettuare il disbrigo delle pratiche fiscali e amministrative necessarie a rinnovare le erogazioni dei benefici sociali.

In totale hanno incassato senza averne titolo circa 60 mila euro. (ANSA).

Procura Genova, truffe con redditi cittadinanza

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(ANSA) – GENOVA, 07 OTT – Il reddito di cittadinanza percepito illecitamente va sequestrato e il reato configurato è quello di truffa allo Stato. E’ l’indirizzo adottato dalla procura di Genova dopo l’impennata di denunce arrivate al gruppo che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione. Nelle ultime due settimane sono arrivate più di una segnalazione al giorno.

I pm genovesi hanno cercato di fare chiarezza visto che la norma relativa al reddito di cittadinanza parla solo di false dichiarazioni. Non specifica però se in caso di percezione indebita possa scattare il sequestro della somma. Per la procura dunque se si indicano falsi elementi (dalla dichiarazione dei redditi inferiore alla realtà fino all’omessa indicazioni di proprietà) ma non si percepisce il sussidio si verrà denunciati solo per falso. Nel caso in cui, invece, il reddito venga erogato allora si configurerà la truffa allo Stato e la procura potrà ottenere il sequestro della somma. (ANSA).

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