Morta la presidente della Regione Calabria Jole Santelli

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(ANSA) – COSENZA, 15 OTT – La presidente della Regione Calabria Jole Santelli, 52 anni, è morta la notte scorsa nella sua abitazione, a Cosenza. La notizia è stata confermata dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto persone a da persone a lei vicine. Secondo quanto si è appreso avrebbe avuto un malore. La presidente da anni era malata di cancro. Ieri aveva avuto incontri politici a Cosenza. Prima donna presidente della Regione Calabria, la Santelli era stata proclamata il 15 febbraio 2020. (ANSA).

Incidenti lavoro: frana terreno, muore operaio a Padova

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(ANSA) – PADOVA, 14 OTT – Un operaio è morto e un altro è rimasto ferito in un incidente sul lavoro avvenuto al’Acegas Aps di Padova. I due erano al lavoro in una buca profonda un paio di metri per il posizionamento di alcuni tubi dell’acquedotto, quando è avvenuto il cedimento del terreno circostante che li ha investiti, schiacciandoli contro la condotta. I vigili del fuoco accorsi sul posto hanno estratto i due uomini portandoli in zona sicura. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione del personale medico del Suem, un operaio di 47 anni è stato dichiarato morto. L’altro è stato invece stabilizzato e trasferito in codice rosso in ospedale. Sul posto anche il personale dello Spisal (Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro) e i carabinieri. Le operazioni di soccorso sono tuttora in corso. (ANSA).

Triangolo amoroso finisce su Fb, denuncia per diffamazione

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(ANSA) – CAGLIARI, 14 OTT – Lui ha 37 anni e lavora come personal trainer a domicilio, lei ne ha 35 e di lui si è invaghita, come un’altra donna che di anni ne ha 28. Sono i protagonisti della vicenda avvenuta in un paesino del Cagliaritano finita con una denuncia per diffamazione. Il ménage à trois, infatti, è stato scoperto dalle due donne che, per vendetta, si sono coalizzate e hanno pubblicato su Facebook un video sbeffeggiando il loro amante.

Le indagini dei carabinieri sono partite alcuni giorni fa quando in caserma si è presentato il personal trainer, che ha mostrato ai militari il video pubblicato in rete e che a suo dire danneggiava la sua immagine. Ha poi fornito la sua versione dei fatti. Aveva avuto una relazione clandestina con entrambe le donne. Le due, ignare del tradimento, parlando con altre amiche hanno poi scoperto di essere al centro del triangolo amoroso.

Non hanno litigato tra loro, ma si sono coalizzate pretendendo un chiarimento dal personal trainer. Lo hanno così incontrato e riempito di insulti e ingiurie: tutto filmato con il telefonino e poi pubblicato su Facebook. Quando l’uomo o ha scoperto, ha presentato formale denuncia ai carabinieri. Le due donne adesso dovranno rispondere di diffamazione. Il video, nel frattempo, sarebbe già stato rimosso. (ANSA).

IL PUNTO/COVID: Veneto,boom di contagi,scoppia caso Immuni

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(ANSA) – VENEZIA, 14 OTT – E’ una corsa che per ora non rallenta quella dei contagi Covid in Veneto, che oggi registra il dato più alto, +657 positivi, da quando si è giunta la seconda ondata. Gli infetti dall’inizio dell’epidemia salgono a 32.973, mentre per fortuna sono stabili i decessi, 2.226.

Intanto scoppia la polemica legata alla mancata implementazione da parte delle Usl dei dati sulla app Immuni, che finora, quindi, non avrebbe funzionato in Veneto. Un ‘buco’ nella piattaforma informatica di inserimento dei codici dei positivi al tampone – per consentirne il tracciamento – che verrà risolto, ha precisato la Direzione Prevenzione della Regione, nel giro di pochi giorni. Su questo però i 5 Stelle, con la deputata Francesca Businarolo, sono andati all’attacco del governatore Zaia: “534 mila veneti presi in giro. Zaia dia spiegazioni sulla mancata attivazione di Immuni in Veneto, anziché adottare il trucchetto di far vedere quanto è bravo a risolvere i problemi che lui stesso ha creato” ha affondato Businarolo.

Da parte sua, il presidente veneto mantiene il punto sul problema scuola-trasporti, ribadendo la sua proposta, avanzata al Governo dalla Conferenza delle Regioni, di didattica a distanza alle superiori per alleggerire i mezzi sovraffollati.

Per Zaia – che dopo la ministra Azzolina ha raccolto il no anche dell’Associazione nazionale dei Presidi – si tratterebbe di mettere a punto un piano preventivo “per fare formazione a distanza alternata a lezioni in presenza con i ragazzi più grandi, dai 16 anni in su”. Una modalità, ricorda il Governatore, che già faceva parte delle linee guida sulla scuola elaborate a luglio dal Veneto, in seguito mutuate da tutte le Regioni.

Nel frattempo c’è da monitorare attentamente la pressione che i nuovi casi rispetto alla tenuta degli ospedali. E il dato positivi di oggi, pur in presenza di un boom di infetti, è un leggero calo nei numeri dei ricoverati, 359 (-3), e dei pazienti nelle terapie intensive, 40 (-1). Rispetto ad un mese fa però c’è stato un raddoppio: il 14 settembre il Veneto aveva 151 persone ricoverate nei normali reparti, e 20 nelle terapie intensive. (ANSA).

Azzolina, già in atto Dad e scaglionamento ingressi

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(ANSA) – ROMA, 14 OTT – “L’uso complementare della didattica digitale per le scuole superiori è già realtà e ha permesso non solo di garantire il distanziamento in aula, ma anche di alleggerire di molto il carico del trasporto pubblico. La cosiddetta didattica digitale integrata è una delle disposizioni scritte nero su bianco nel “Piano Scuola” condiviso e approvato anche dalle Regioni. A giugno. In quel documento è previsto anche lo scaglionamento degli ingressi che, infatti, molti Istituti hanno predisposto”. Lo scrive sui social la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “Le scuole hanno lavorato tantissimo questa estate per garantire il rientro in classe di studenti e studentesse. Se l’idea per qualcuno è chiuderle e lasciare tutti a casa, la risposta è no”, conclude la ministra.

(ANSA).

Pamela: Pg, conferma ergastolo per Oseghale senza attenuanti

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(ANSA) – ANCONA, 14 OTT – Conferma della condanna all’ergastolo con isolamento diurno, senza attenuanti, per Innocent Oseghale, 32enne pusher nigeriano, per l’omicidio della 18enne romana Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio 2018 a Macerata. Sono le conclusioni del procuratore generale di Ancona Sergio Sottani nel processo in Corte d’assise d’appello per omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale, distruzione e occultamento di cadavere. Dalle 15 in udienza parleranno i legali di parte civile. “Non vogliamo vendetta ma un processo e una sentenza giusti – ha detto Sottani citando nella sua requisitoria la poesia ‘A tutte le donne’ di Alda Merini – Nessuna attenuante per la condotta perpetrata in questa vicenda”. Il sostituto pg Ernesto Napolillo ha ripercorso l’intera vicenda, esprimendo “tristezza e amarezza per lo scempio. Difficile spegnere il sorriso di Pamela – ha osservato – Non è stata solo barbarie ma un furto di felicità a una ragazza sottratta alla famiglia, a chi l’ha conosciuta e alla società civile, tutta”. (ANSA).

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